Citazione di una persona
qualunque: “Non posso liberare il mio cane perché scappa..”
Anche una carezza è una ricompensa. |
Come già detto in
precedenza, serve inizialmente un luogo sicuro per fare gli esercizi e
soprattutto non devono esserci distrazioni. A questo puto bisogna associare il
nome del cane, per esempio: “Pippo+vieni= biscottino”. Fatelo in tutti i
momenti della giornata, anche quando tornate a casa e il cane viene a
salutarvi, ripetete il suo nome e
premiatelo. L’importante inizialmente è che capisca qual è il suo nome. Quando
siete sicuri che il cane sappia come si chiama potete provare sempre con lo
stesso metodo in posti diversi(con distrazioni).
È ugualmente utile
abituare il cane a rispondere a un suono diverso come un fischietto o un
battito di mani. Perciò associate al suo nome anche un fischio o battito di mani
e premiatelo con una ricompensa.
La punizione:
Non sono molto d’accordo con ciò che molti “esperti” affermano
a riguardo della punizione, perciò ho deciso di non citarli. Un semplice “NO”
chiaro, secco e gridato va più che bene purché sia vero. Molti pronunciano un “no”
poco convinto, di conseguenza il cane non capisce che ha sbagliato.
Sgridare il cane dopo
parecchio tempo che ha commesso uno sbaglio non sarà efficace, perché non
ricorderà più cosa ha fatto e perché lo state sgridando.
Può comunque aiutare a
“spaventarlo” (senza fargli male) il gesto di afferrarlo per la pelle del collo
e scrollarlo LEGGERMENTE; se il cane si abbandona e offre il ventre,
facendo atto di sottomissione, interrompete l’intervento correttivo.
To be continued….
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