Nano |
Salve signori, quest’anno ho trascorso una estate turbolenta
durante la quale ho dovuto fare i conti con tante sventure.
Ad esempio il mio gattino di nome Nano,
si è ammalato di
struvite, i veterinari mi avevano dato poche speranze poiché oltre ai calcoli renali
c’è stato un incidente di percorso dovuto alla sua vescica che ha ceduto a
causa della troppa urina, ma fortunatamente è andato tutto per il meglio.
Un’altra disgrazia si è abbattuta sulla mia piccola nonnaGiada,
che soffre d’insufficienza renale (che vi spiegherò in un altro post).
Per il momento sta bene, anche se sono ancora in ansia poiché da questa
malattia non si può guarire, e per lei sarà molto difficile viste le sue già
precarie condizioni di salute.Nonna Giada |
In ogni caso, tra una malattia e un’altra trascorrevo le mie
ore estive con la mia splendida cagnolina di nome Emy.
Emy |
A loro interessa la vicinanza di una persona, non importa di
certo se sei ricco o povero, se possiedi una villa o un monolocale, a loro
interessi TU.
Ho conosciuto cani che non potevano entrare in casa, ma
avevano a disposizione un giardino enorme, alcuni di loro giovanissimi che non
avevano più voglia di giocare, i loro padroni li vedevano solo all’ora del
pasto.
E mi domando, che vita è quella?
Non giocavano, non rompevano nulla, erano come dei soprammobili
in giardino. Forse è questo il motivo per il quale quelle persone non
riuscivano ad affezionarsi ai propri cani, non li vedevano mai!
Per concludere…
Se hai un giardino tanto meglio, altrimenti tieni il più
possibile il tuo piccolo amico con te, vivi con lui, gioca ed esci con lui.
Questo contribuirà a non farlo sentire sacrificato. L’importante è che il
padrone sia educato e sappia come educarlo.
Se lo tieni in casa, dovrà certamente ricevere ordini ed
istruzioni, così come con un bambino , anche lui deve avere regole di
comportamento (mi auguro per il suo bene che non lascerete da solo in cortile).
Poi ci sono quelli che lasciano gli animali in balcone, e vi giuro che ho visto
gatti chiusi fuori giornate intere, senza mai poter entrare. Il gatto sembra un
animale diffidente, ma non è così. I miei due micetti, quando non ero in casa
per lungo tempo, non facevano altro che vagare per l’appartamento e quando non
mi trovavano iniziavano a piangere e riuscivano a rilassarsi un po’ soltanto al
mio ritorno, saltandomi in braccio e “sgridandomi” (miagolando).
Ora, perchè lasciare un animale da solo
in giardino o fuori se voi siete in casa? Che ne pensate? Non va “vissuto” un
cane o un gatto? La parte bella è appunto averlo tra i piedi e per me è anche
dormire e risvegliarmi con loro accanto.
Forse sono io la pazza! Spero che mi diciate cosa ne pensate
in merito, un bacio!
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